Battista, oggi appena 13,4% proprietari aziende agricole è sotto i 44 anni, nonostante maggiore redditività per ettaro
Roma, 9 marzo 2023 – “Favorire l’insediamento e la permanenza dei giovani in agricoltura, così come il tanto decantato ricambio generazionale, non a caso riconosciuto come priorità nell’agenda politica dell’UE e addirittura nel Piano Strategico della PAC, è fondamentale per assicurare un futuro luminoso al Primario, intervenendo sul preoccupante trend in base al quale oggi appena il 13,4% dei proprietari di azienda agricoli ha meno di 44 anni”. Lo sottolinea il presidente della Copagri Tommaso Battista, plaudendo ai contenuti della Pdl recante disposizioni per la promozione e lo sviluppo dell’imprenditoria giovanile nel settore agricolo, recentemente presentata e dalla prossima settimana all’esame di Montecitorio.
“La naturale propensione dei giovani verso la ricerca, l’innovazione e la multifunzionalità sarà la chiave di volta dello sviluppo dell’agricoltura; basta guardare ai più recenti dati, dai quali si evince chiaramente che le imprese agricole condotte da under 35 presentano una redditività per ettaro di 4.964 euro, sensibilmente maggiore rispetto ai 3.546 euro per ettaro di quelle condotte da over 55”, prosegue Battista, ringraziando i promotori della Pdl e in particolare il presidente della Commissione Agricoltura della Camera Mirco Carloni, che ne è il primo firmatario, per aver raccolto buona parte delle proposte avanzate dalla Copagri.
“Nel testo, infatti, trovano spazio numerosi interventi ampiamente e ripetutamente caldeggiati dalla Confederazione, quali ad esempio l’introduzione di un regime fiscale agevolato quinquennale per i soggetti che intraprendono un’attività d’impresa agricola, così come lo sgravio dagli oneri contributivi per tre anni, oltre a diverse altre misure che potranno avere un sensibile impatto sulla sempre più avvertita necessità di favorire la permanenza dei giovani nel settore agricolo”, aggiunge il presidente della Copagri, auspicando un sostegno bipartisan nei confronti di un provvedimento normativo assolutamente positivo.
“È chiaro che bisognerà ora vedere come si concretizzerà la messa a terra di numerose delle misure previste, ma è fuori discussione che sia più che condivisibile l’intenzione di facilitare l’accesso al credito e di istituire nello stato di previsione del Ministero dell’Agricoltura un fondo appositamente dedicato a favorire il primo insediamento dei giovani, sostenendo concretamente l’acquisto di terreni e strutture e addirittura beni strumentali”, continua Battista, evidenziando, inoltre, le positive ricadute derivanti da interventi quali il credito d’imposta per investimenti in beni strumentali e le agevolazioni fiscali per l’ampliamento delle superfici coltivate.