Istituzionalizzare il Tavolo e convocarlo periodicamente per tutelare settore di fondamentale importanza per il primario
Roma, 21 maggio 2021 – “Le api rivestono una fondamentale importanza per il settore primario e per la società, in quanto sono dei bioindicatori, delle vere e proprie sentinelle che forniscono informazioni sullo stato dell’ambiente. Sono inoltre insetti ‘pronubi’, che trasportando il polline da un fiore all’altro favorendo così la fecondazione e andando a incidere sulla produttività agricola; basti pensare che circa tre quarti della produzione alimentare dipendono dall’attività di impollinazione delle api”. Lo sottolinea la Copagri all’indomani della Giornata mondiale delle api, in occasione della quale si è riunito al Mipaaf il Tavolo del miele, convocato dal Sottosegretario Gian Marco Centinaio, che ha la delega in materia.
“Ringraziamo il Sottosegretario per l’attenzione riservata a un settore che sta vivendo una fase molto complessa e che viene da ben tre annate negative, durante le quali i produttori hanno dovuto fare i conti con le ripercussioni dei cambiamenti climatici e dell’andamento meteorologico avverso, che hanno impedito le fioriture e messo in sofferenza le api, portando a significativi cali produttivi annoverabili nell’ordine del 50-60%.Solo nel nostro Paese, sulla base dei dati dell’anagrafe apistica aggiornati all’inizio del 2021, si contano quasi 64mila produttori, cifra in costante crescita dal 2016, che ‘curano’ oltre 153mila apiari, per un totale stimato di circa 1,7 milioni di alveari”, evidenzia la Confederazione Produttori Agricoli.
“Per tali ragioni non possiamo che condividere la proposta, avanzata durante i lavori del Tavolo, di intervenire con un ristoro per i produttori di miele danneggiati dalle gelate delle scorse settimane, attraverso un emendamento al DL Sostegni bis, che rappresenta un passaggio storico per il mondo apistico, in quanto non ha precedenti”, continua la Copagri, esprimendo poi “apprezzamento per la volontà di lavorare a un sistema di certificazione del miele, che attraverso un sistema di qualità nazionale possa fornire ulteriori informazioni a tutela dei consumatori e andare al contempo a valorizzare il lavoro dei produttori italiani e la qualità del miele nazionale, spesso ‘schiacciato’ dall’import selvaggio di prodotto di provenienza estera”.
“L’apicoltura, inoltre, chiede di istituzionalizzare il Tavolo del miele, riunendolo con cadenza periodica per assistere un settore che ha un’importanza di gran lunga superiore al valore della sua produzione vendibile, che ricade sotto il profilo della difesa dell’agro-biodiversità e dell’impollinazione di specie vegetali coltivate e spontanee; è altresì prioritario continuare a lavorare per accelerare con l’emanazione delle nuove linee guida dell’Efsa sulla tutela dei pronubi, andando a sciogliere una serie di nodi riguardanti l’utilizzo degli agrofarmaci”, conclude la Confederazione Produttori Agricoli.